Commentiamo con la vita
Cari amici, dopo lo stupendo weekend della vita trascorso, ci mettiamo in comunicazione con voi per rendervi partecipi della nostra nuova determinazione.
Quello che segue è sconcertante.
Ci riserviamo di commentare con la vita, la meraviglia che Lucy, con la sua bellezza e unicità, ha portato in noi, rendendoci delle persone migliori, più vere, più felici.
Avvenire 5 gennaio 2012
Quando è la follia ad essere perfetta
Nel suo prometeico tentativo di diventare una “società perfetta”, la Danimarca sembra procedere a tappe forzate nel progetto di eliminare tutti i soggetti affetti dalla sindrome di Down. Nel 2004 il governo danese ha impresso una possente spinta a questa battaglia eugenetica offrendo la possibilità di ricorrere gratuitamente alle diagnosi prenatali per l’identificazione, e la conseguente eliminazione a mezzo aborto, dei nascituri “difettosi”.
L’obiettivo pare sia quello di raggiungere il primato di unico Paese al mondo «Down Syndrome Free». Esiste anche una data entro cui realizzare il sogno: il 2030.
A rivelarlo è stato, sul finire di quest’anno, un articolo del giornalista Nikolaj Rytgaard apparso sul quotidiano danese Berlingske, con l’inquietante affermazione che «presto nascerà l’ultimo bambino danese affetto dalla sindrome di Down».
Se si considera, poi, che il mezzo da utilizzare per entrare nel Guinness dei primati è l’eliminazione fisica dei feti rischia di apparire alquanto sinistra l’entusiastica definizione di «impresa davvero straordinaria» data al progetto da Niels Uldbjerg, professore di Ginecologia e ostetricia all’Università di Aarhus. È l’eterna tentazione dell’uomo di raggiungere la perfezione senza Dio. Un sogno che è destinato – come la storia dimostra sempre – a trasformarsi in incubo.
Da oggi in poi, non sarà più lo stesso, ci anima una nuova motivazione, che ci spinge a testimoniare ancora di più, per cercare di cambiare le menti, di aprire i cuori.
AIUTATECI. Raccontate le vostre esperienze, condividete la vostra vita, divulgate un messaggio di speranza.
Ognuno di noi è speciale e unico.
Non ci sono differenze, nessuno deve lottare per avere un posto nel mondo...un posto che la vita gli ha dato di diritto dal concepimento.