Castelfranco Veneto TV

Castelfranco Veneto,11 febbraio 2011

Il viaggio in macchina per Castelfranco Veneto è molto divertente,in compagnia di Gio, Alvaro, Elli e Marty e della voce amica del navigatore satellitare che ci guida verso il teatro Don Bordignon. Tra chiacchiere, risate, imitazioni, e sgranocchiando le chewing-gum definite per le loro dimensioni ”krapfen alla menta”, il tempo vola e alle 14.30 siamo già pronti per lo scarico e il montaggio del materiale. Nel frattempo Lucy ha un sacco di territorio da esplorare, e tutta contenta gattona e fa qualche camminatina tra le scalinate di legno del teatro.

Quando ci fermiamo per una merenda (con delle super frittelle alla crema!) e qualche ballo, si nota subito che la nostra solita formazione non è al completo (Dani ci mancavi!!).. Davvero ormai è come se fossimo una famiglia, soprattutto nel condividere ogni volta cose apparentemente piccole ma che portano tanta felicità..il fatto che la stessa atmosfera durante una fase cruciale come quella del montaggio delle scene sia sempre serena e scherzosa credo che sia davvero prova della solidità del legame che si è formato tra tutti noi. Dopo la cena rimango nel calduccio del camper con Lucy, che gioca con il suo asinello rosso di peluche, fino a che non si addormenta. Anche se questa volta non ho assistito al video concerto, mi sentivo partecipe comunque con tutti, ed ero sicura che sarebbe andato tutto benissimo, come infatti è successo anche questa volta.

Tornando a casa, rifletto su come ogni missione del mondo di Lucy sia una festa, piena di gioia, da cui non si vorrebbe mai andare via. Ognuno, con il suo carattere e le sue qualità, porta qualcosa di unico che contribuisce in modo fondamentale a tutto il mondo di Lucy.. L’allegria trascinante delle ragazze, la dolcezza e la premura delle mitiche zia Gio e zia Lu, l’umorismo e la simpatia di Maria, di Pasol e Alvaro, i meravigliosi Anna, Gianlu e Lucy e ancora tutti quelli che partecipano e collaborano...tutto forma un arcobaleno di luce che infonde speranza e la certezza che tutto andrà per il meglio, che tutti quelli che ascolteranno la storia di Lucy, non importa se sono 1500 o 5, porteranno dentro di sé qualcosa che fa immensamente bene all’anima, che riscalda e consola, e che, più di tutto, dona la capacità di guardare sempre la vita con occhi nuovi.