Il dolore
Usciamo mano nella mano, abbracciati.
Piove. Il silenzio ci attanaglia dentro.
Scoppio in un pianto disperato, non riesco a fermare le lacrime.
Lucy, mi ripeto, è una bimba.
Il resto è solo vuoto.
Gianluca mi stringe forte, sforzandosi di trattenere le lacrime.
Continuo a piangere fino alla macchina ....
... non ero preparata, non eravamo pronti a questa notizia ...
Ma si è mai pronti per qualcosa del genere?
Saliamo in casa silenziosamente, la testa piena di domande,
di dubbi...tristezza, dolore in ogni fibra del nostro corpo.
Parliamo, parliamo a lungo, ponderiamo ogni cosa.
“Che dici..diamo un'occhiata in internet?
Ho paura a guardare, non so...forse è peggio ...
Ma non abbiamo dati precisi al momento.
Il futuro sembra un buco nero.
Vedo noi, avanti e indietro da ospedali, centri per disabili,
vedo un mondo così lontano, sconosciuto.
Immagino Lucy distesa...non parla, non cammina.
La vita che riparte completamente da capo, azzerandoci.
Anna scrive:
NON FA PAURA (Anna)
Resto così, senza respiro
nel freddo silenzio che c’è.
Stringo la tua mano, sei lì
Guardo verso di te
I tuoi occhi parlano.
Non voglio crederci, no
Così piccola, lei..
Io vorrei, vorrei
non soffrisse mai.
Guardo la pioggia
mentre le lacrime
come un fiume in piena vanno giù.
Adesso cosa accadrà?
Che ne sarà di noi?
Vuoto intorno a me
Ma che futuro c’é?
Che vita ci aspetta?
Ma noi non possiamo scegliere per lei,
è più forte il grido che sento dentro me
Lei vivrà
Lei vivrà
In un sì, diamo tutto.
E quel che verrà
se stiamo insieme
non fa paura.
Noi...chi siamo? Tutti i nostri sogni, i progetti, la musica...
sembra che non abbia avuto senso nulla.
Vedo me e Gianluca rinunciare a tutto e poi ancora...
...il vuoto. Interrompere la gravidanza o continuare...
Abbiamo paura, paura di non farcela in ogni caso.
Paura di impazzire...di perdere noi stessi e il nostro rapporto.
Dentro io sento che non posso.
So che devo vagliare ogni dettaglio, ponderare ogni minuzia...
Ma Lucy è viva.
Non so..non so più nulla, sono esausta.
Dobbiamo procedere passo dopo passo, prendendo decisioni solo quando necessario.
Gianluca è stanco e sconvolto come me. “Resto con te, non esco, non me la sento.”
Ma non possiamo fare niente, per ora. Sono io che gli chiedo di andare, che insisto.
Voglio smettere di pensare, almeno per un po' e lasciare che la vita faccia il suo corso.
Non ho più forze, mi metto davanti al televisore e aspetto.